Intervista al fondatore di brumbrum, il primo rivenditore di auto usate e a km 0 online
Nel 2017 Francesco Banfi, affiancato da Alberto Genovese, decide di fondare brumbrum, il primo rivenditore diretto di auto online.
Oggi la start-up è uno dei migliori marketplace del settore, grazie alla facilità di acquisto di auto online come qualsiasi altro prodotto.
Nella vetrina digitale è possibile visionare una vasta gamma di auto usate e a km 0 certificate e con fino a 3 anni di garanzia, acquistabili comodamente online. Le auto acquistabili sul sito appartengono a brumbrum, così da garantire il miglior rapporto qualità prezzo e un servizio di assistenza a 360°. Le auto in vendita sul sito web comprendono diverse marche, tipologie, alimentazioni e anni di immatricolazione. Oltre all'acquisto, brumbrum offre un’ampia scelta di modelli con formula noleggio a lungo termine per privati, anche con anticipo zero.
Con brumbrum trovi, finanzi, compri o noleggi la tua nuova auto interamente online, comodamente da casa!
Il sito offre anche una sezione blog, nata per rispondere alle esigenze degli utenti che vogliono conoscere o approfondire aspetti, notizie e curiosità sul mondo delle auto.
Le due aree di business di brumbrum (vendita e noleggio), hanno portato l’azienda ad essere uno dei maggiori punti di riferimento in Italia nel settore. Non solo, brumbrum ha anche un aspetto più concreto e industriale: l’azienda guidata dal suo CEO Francesco Banfi, ha acquistato un capannone a Reggio Emilia (che si affianca a quello storico di Rho, Milano) dove “realizzano” gli usati di Brumbrum. La “fabbrica”, che si estende per 50 mila mq e che ha richiesto un investimento di 4 milioni, ospita al suo interno circa 1.200 veicoli al mese.
Ho posto alcune domande a Francesco per farci raccontare qualcosa in più sulla realtà di brumbrum e sul panorama delle automotive. Ecco qui l’intervista:
Buongiorno Francesco! Innanzitutto grazie per aver accettato il mio invito a questa intervista. Entriamo subito nel vivo con la prima domanda: secondo lei c’è più resistenza negli acquisti totalmente online nel settore automotive? Come lavora brumbrum per sradicare questa frizione?
Ancora oggi in Italia sugli acquisti online c’è ancora molta diffidenza: comprare una maglietta o fare la spesa online sono ormai dinamiche che rientrano nel nostro quotidiano, soprattutto dopo il periodo della pandemia. Comprare un’auto in rete, soprattutto se usata o a km 0, non è però la stessa cosa. È capitato che brumbrum venisse definita l’Amazon o l’Esselunga delle auto, ma la verità è che più complesso, dal momento che il valore medio di acquisto è di circa 15.000 euro, cosa che sui normali e-commerce generalmente non avviene. Per combattere questa diffidenza bisogna soprattutto valorizzare l’attento processo di selezione e manutenzione che consente agli utenti di scegliere solo auto ispezionate da esperti del settore. Il nostro è un vero e proprio e-commerce che offre garanzie e certificazioni, per assicurare davvero un usato di qualità e un noleggio a lungo termine al servizio dei nostri clienti. Questa è la base per costruire un rapporto di fiducia.
brumbrum inizia la sua attività nel 2017. Si ricorda il suo primo cliente? Il target clienti è variato/si è evoluto nel tempo?
La prima auto venduta è stata una Jeep Renegade gialla per un cliente del Nord Italia. Ai tempi è stata un’emozione che ricordiamo ancora. E’ stato il primo passo verso ciò che siamo oggi. Il pubblico si è certamente evoluto nel tempo: nel corso degli anni abbiamo notato una maggiore abitudine dei clienti nel fare acquisti online.
La vendita completamente online in campo automotive sarà una scelta o un obbligo per tutti i dealer? Sarà la normalità l’acquisto totalmente online di un’auto?
L’emergenza sanitaria ha portato moltissimi dealer a operare anche su Internet, soprattutto per non restare completamente fermi duranti ai vari lockdown. Altri rivenditori avevano già il loro sito online a supporto del negozio fisico. Reputo che nel breve termine diverrà sempre più la normalità la vendita di vetture online, ma questo non significa che i venditori sul territorio smetteranno di esistere.
Come si svolge la vendita di un’auto totalmente in via telematica? I venditori ricevono lead caldi da un bcd o si creano i propri lead/contatti?
È possibile acquistare o noleggiare una vettura sul nostro sito in pochi click e da qualsiasi dispositivo. Le sorgenti di acquisizione sono varie e tutte concorrono a far conoscere il nostro prodotto. A quel punto il potenziale cliente può decidere se procedere autonomamente con l’acquisto o se preferisce essere affiancato da uno dei nostri consulenti.
Come avviene la gestione resi su brumbrum? E quali sono i principali motivi di reso di un cliente che acquista online?
Noi vendiamo auto, ma non siamo un concessionario. Siamo un e-commerce e quindi ci sono delle regole da rispettare, come la possibilità di reso gratuito entro 14 giorni. Noi a questo aggiungiamo anche 1.000 km. Per cui se un nostro cliente volesse restituire la vettura in quel periodo, può farlo senza problemi percorrendo anche fino a 1.000 km, e noi provvederemo a rimborsare anche il passaggio di proprietà. Nel corso degli anni abbiamo avuto un numero estremamente limitato di resi, a fronte di moltissime vendite. Questo perché offriamo un prodotto di assoluta qualità e questi dati lo dimostrano.
Recentemente è stata prevista una direttiva europea che prevede lo stop della produzione di veicoli endotermici (benzina/diesel) dal 2030. Che impatto avrà questo nel settore? Per brumbrum sarà un problema o un’opportunità di crescita?
Abbiamo già iniziato a vendere vetture ibride ed elettriche su brumbrum, sia nel mondo dell’usato che nel noleggio a lungo termine. La crescita delle vendite di alimentazioni alternative a benzina e diesel sarà costante nei prossimi anni e di conseguenza anche noi di brumbrum avremo sempre più vetture di questo tipo. Seguiamo quotidianamente l’andamento del mercato e i suoi cambiamenti, in modo da cogliere ogni opportunità di crescita.
brumbrum sembra avere un orientamento totalmente B2C. Avete mai venduto ad altri operatori del settore?
Sia per l’usato che per il noleggio il focus di brumbrum sono sempre stati i privati. Non escludiamo la possibilità di operare anche con altri tipi di clienti in futuro.
Quali sono, secondo la sua esperienza, gli aspetti più importanti su cui un dealer automotive oggi dovrebbe lavorare e migliorare?
È un settore, soprattutto in Italia, che è stato immobile per una cinquantina d’anni. Nel 1960 e nel 1999 l’iter per comprare una vettura nel nostro paese era assolutamente identico. Ora, complice anche la pandemia, le cose stanno cambiando. Tutto il settore deve stare maggiormente al passo con i tempi e con le nuove tecnologie.
In un mondo sempre più veloce e tecnologico, qual è secondo lei il più importante cambiamento che gli operatori automotive dovranno affrontare nel medio periodo?
Ci sarà sempre un maggior ricorso dei consumatori a canali di acquisto online. Di conseguenza bisognerà sempre di più attrezzare il sistema con strumenti digitali a supporto. Quindi non solo acquisto dell’auto, ma anche assistenza clienti, tutto in rete.
Qual è l’errore che oggi un operatore di settore non deve mai commettere?
A nostro parere non devono mai mancare onestà, fiducia e trasparenza. Il mondo della compravendita di auto usate purtroppo è ancora soggetto a innumerevoli truffe, ragione per cui è fondamentale che tutti gli operatori siano onesti con i clienti e vendano prodotti di qualità.
brumbrum è diventato uno dei maggiori centri di riferimento per le vendite ed il noleggio di auto online. Qual è il prossimo obiettivo a breve-medio termine di brumbrum?
Il nostro obiettivo è consolidare sempre di più la nostra posizione all’interno del mercato italiano.
Un’ultima domanda: personalmente, cosa ne pensa del mercato automotive oggi?
Il mercato automotive è estremamente complesso: è un mondo che deve rispettare le regole dei vari governi (tra limitazioni, inquinamento ed emissioni), garantire un prodotto di qualità e sicuro ai clienti a prezzi accessibili e, allo stesso tempo, far quadrare i conti.
Attenersi a tutti questi fattori è una sfida quotidiana, e tutti gli addetti del settore lavorano per stare al passo con i tempi. Dopo anni di immobilismo, il mercato si sta finalmente adattando ai tempi attuali. Da questo possono nascere opportunità per migliorare un settore che sicuramente ha le potenzialità per crescere e superare questa crisi.
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