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Immagine del redattoreAndrea Domenicucci

Equs: l’intervista al Co-Founder Davide Mistrangeli

Tra innovazione e nuove tecnologie: ecco cosa si cela dietro il successo di Equs per Davide Mistrangeli


Algoritmi e blockchain: ecco il segreto dietro il progetto Equs Italia.

Equs è un’innovativa startup nel settore delle automotive, fondata da Davide Mistrangeli e Gianpiero Micale. Insieme hanno sviluppato una web application, Enigma, che grazie a sofisticati algoritmi proprietari, AI e sistemi di Machine Learning, è in grado di prevedere il valore dell’auto fino a oltre 10 anni con il 96% di efficienza. Ha creato il primo portale che non vende auto, ma iuta gli automobilisti durante la fase di sostituzione e riacquisto, unico nel suo genere in tutta Europa.


Equs fornisce l’unica Certificazione di Garanzia (che prende il nome di TiVale) che trasforma il tuo veicolo in un Titolo di Valore. Questa Certificazione è senza limiti e protegge il veicolo da frodi e svalutazioni di mercato. Inoltre permette di rivendere, in futuro, a un prezzo certo e predeterminato, e di trasferire a terzi, anche tra privati, la certificazione stessa. Questo consente di trasformare l’auto in un vero e proprio titolo di valore.


Equs vanta di essere la prima Digital Warranty Company d’Europa che produce programmi di certificazione del valore dell’auto, dedicati a consumatori, Case costruttrici, finanziarie, concessionari e rivenditori, al fine di proteggere i clienti dalle svalutazioni di mercato e gli investimenti delle aziende in notorietà e affidabilità, aumentando allo stesso tempo la fiducia tra le parti.


Per sapere come fare ad ottenerla puoi leggere qui.


Ho deciso di porre qualche domanda al Co-Founder Davide Mistrangeli, per farci raccontare come è nata l’idea e come è diventata un successo.



EQUS tivale


Buonasera Davide e grazie per aver accettato questa intervista. Iniziamo subito: quando le è venuta in mente l’idea di questo tipo di startup in un settore complesso come quello dell'automotive?


L’idea mi è venuta in mente durante la mia esperienza di imprenditore nel settore della consulenza specializzata nel settore automotive. Mi trovavo a seguire come Temporary Manager un mio importante cliente e avevamo, durante l’ultimo anno e mezzo, seguito la strategia del brand di vendere ai nostri clienti finanziamenti con maxirata e valore garantito. Nel mio percorso professionale sono stato uno dei precursori in Italia di questo approccio al mercato. Pensi che la mia prima esperienza nel settore fu con Fiat Sava nel lancio del primo servizio di CRM in Italia dedicato ai rientri Formula, un prodotto a maxirata con valore garantito. Oltre 20 anni fa il mio team gestiva circa 10.000 scadenze l’anno di clienti proponendo la sostituzione del veicolo direttamente al telefono e fissando poi il test drive e la definizione dell’offerta direttamente presso la concessionaria di riferimento che riceveva da noi tutte le informazioni utili per la chiusura del contratto.

Sul tema delle proposte a maxirata con valore garantito ritengo di aver esplorato tutte le opportunità possibili del mercato in questi 20 anni ed anche di aver potuto analizzare tutti i difetti di questo sistema che è vincente per la casa automobilistica, un po' meno per il dealer, ancor meno per il cliente finale.

Da qui è nata l’idea, di risolvere i lati negativi del servizio potendo, tra le altre cose, estendere questa opportunità a tutti i possessori di un auto, senza limiti.



Quando si pensa a startup e aziende innovative, solitamente non viene in mente subito questo settore essendo uno dei più radicati e statici del paese. Come è fare startup nel settore automotive? Avete riscontrato particolari difficoltà legate al mercato?


La sua domanda mi dà l’opportunità di parlare di un tema molto importante, ovvero quella che nel settore viene chiamata Automotive Digital Transformation.

Ma che cos’è? Chi la fa? Chi ha capito in concreto di cosa si tratta?

Si tratta di avere un sito che produce leads?

Nel settore siamo i primi, credo, ad utilizzare la blockchain non solo per notarizzare il contratto ma anche per tracciare la compravendita tra privati trasformando l’acquirente di un veicolo di seconda mano in un potenziale nuovo cliente per il rivenditore grazie ad un approccio win win.

Ma questa è solo una delle nostre caratteristiche uniche. Tivale.it è il primo portale dedicato al settore che non vende auto ma che ha come mission quella di aiutare il cliente a comprarla nel modo migliore per lui.

Nel portale, gratuito per tutti gli automobilisti, ci sono nuovi servizi innovativi completamente dedicati a loro.

Come, ad esempio, l’opportunità di poter avere in un unico sistema raggruppate tutte le auto della tua famiglia potendo, grazie al fascicolo vettura, accedere a tutti i documenti salvati al suo interno con un semplice click ed in caso di cessione del veicolo poterli rendere visibili anche al nuovo proprietario trasferendoli al suo account una volta definita la vendita.

Solo questo servizio offre la possibilità a tutti di poter tracciare la documentazione salvandola in unico ambiente per averla sempre a disposizione.

Oppure il tool che ti consente di comparare il valore nel tempo dei veicoli per effettuare un acquisto consapevole e che riduce l’impatto delle sorprese future o, come assoluta novità nel mercato, il Best Selling time il servizio gratuito che monitora il mercato per te e valuta il miglior momento di sostituzione del veicolo a vantaggio del cliente ottimizzando il proprio profitto di rivendita e riducendo il costo di sostituzione.

Creare una start up nel settore automotive è certamente molto complesso. Servono i capitali necessari a dare stabilità al progetto ma anche una forte intraprendenza e motivazione che la base di ogni iniziativa di successo.

Le difficoltà che abbiamo sono quelle legate a quanto tu stesso segnalavi, figlie anche di un contrasto che percepisco sempre piu evidente tra chi ha non riesce ad innovare, chi ne avrebbe voglia ma si fa sopraffare dalla routine e da chi invece sa come perseguire nuove strade nel cambiamento.

Per questa ragione il nostro progetto è per molti ma non è per tutti. Inoltre, per tutelare i nostri partner, evitiamo molto spesso ove ce ne siano le condizioni e i presupposti, di avere concessionari dello stesso brand offrendo, ai nostri partner, un concreto vantaggio competitivo nel mercato locale.


Il vostro principale prodotto, “TiVale”, è veramente innovativo! Come è stato comunicare un prodotto così avanzato ed unico? Quanto è stato difficile comunicare il valore del prodotto? Fino ad oggi, personalmente, non pensavo si potesse calcolare il valore residuo di una vettura a 10 anni di distanza.


Grazie, i complimenti fanno sempre piacere. Comunicare un prodotto nuovo è sempre complesso perché le persone non sempre hanno già maturato una propria esperienza per comprenderne tutti i vantaggi. Ma questa è la sfida di ogni impresa, essere in grado di trasmettere il proprio elemento distintivo sul mercato, quel vantaggio di cui non puoi fare a meno. Il nostro approccio è esattamente questo, consapevoli che solo aiutando gli automobilisti ad ottenere concreti benefici potremo insieme ai nostri partner raggiungere il successo.

Per rispondere invece alla domanda sul calcolo del valore residuo in effetti siamo riusciti a fare qualcosa di davvero straordinario con la nostra tecnologia che è davvero unica sul mercato internazionale, nessuno fino ad oggi aveva raggiunto questo standard.



Con EQUS è stato creato un prodotto totalmente nuovo. Avete mai avuto paura di fallire? Quanto tempo è passato dall’ideazione al lancio effettivo del prodotto finito?


Fin dal primo giorno ero convinto del successo di questa idea. Quando l’ho condivisa con Gianpiero il suo entusiasmo mi ha ulteriormente contagiato. Se hai paura non fai impresa oggi. Questo non significa essere infallibili. Ci abbiamo messo un anno e mezzo a raggiungere lo standard che di oggi, passando da tanti errori che tuttavia ci hanno insegnato ogni giorno cosa non andava fatto, fino a trovare la soluzione ideale. Abbiamo per questa ragione e per arrivare sul mercato con un prodotto dagli alti standard necessari nel nostro settore, rimandato ben due volte il lancio sul mercato sicuri che questo avrebbe poi ripagato.

In soli 3 mesi abbiamo raccolto importanti adesioni al progetto che stanno producendo ogni giorno nuove emissioni e nuove opportunità.

Ma la cosa che mi da davvero più soddisfazione è sentire i venditori dire che “i clienti tornano da loro” per il vantaggio che Tivale offre loro. E siamo solo all’inizio perché il nostro team ha in serbo una serie di importanti novità che rilasceremo nei prossimi mesi e che contribuiranno a creare un nuovo standard di mercato.



Secondo te, il mercato, oggi, è maturo per accogliere l’innovazione che state portando o trarrete ancora più vantaggio sul lungo termine? Quali sono stati/sono ad oggi i feedback?


Si, il mercato è maturo per la nostra innovazione, anche se come ti dicevo siamo per molti ma non per tutti.

Il nostro business non è solo quello di aver creato l’unica certificazione di garanzia del valore di un auto ma anche quello di aver immesso sul mercato la prima piattaforma al mondo che non vende auto ma che ha come scopo quello di aiutare le persone nella propria customer journey verso l’acquisto offrendo loro come promessa quella di aiutarli a fare le migliori scelte. Conosci qualcun altro che lo fa?



Come ha affrontato la vostra azienda questa pandemia? Questo periodo di insicurezza generale, per voi, ha rappresentato/rappresenta un problema o un vantaggio? Cosa è cambiato il vostro approccio ?


Associare la parola vantaggio a pandemia non mi piace francamente. Noi abbiamo lavorato duramente al nostro progetto affrontando tutto quello che ci si poneva di fronte. La situazione ha colpito pesantemente il settore e la cosa ovviamente può solo che essere un disagio per molte famiglie come lo è per tutti gli imprenditori che rischiano in prima persona ogni giorno tutto il lavoro di una vita e l’impegno di anni di sacrifici. Per questo hanno tutto il mio rispetto. Noi stiamo facendo il nostro dovere, durante questo periodo abbiamo dato da lavorare ad oltre 14 persone e abbiamo collaborato con svariati fornitori con cui cerchiamo di stringere rapporti duraturi nel tempo convinti che insieme si possa andare più lontano.



Cosa ne pensi della direttiva europea che prevede lo stop dal 2030 della produzione di veicoli endotermici (benzina/diesel)? Sicuramente non sarà facile capire il mercato durante un simile cambiamento di rotta. Come avete approcciato a questa insicurezza di mercato?


Francamente ritengo che ancora non tutto sia stato detto e che potrebbero esserci delle novità in questa direzione. Leggo che ci sono diversi ripensamenti. Il mio pensiero è che darsi un obiettivo sia importante per raggiungere nuovi standard come anche trovare nuove idee che potrebbero anche far cambiare le opinioni più estreme. Non sono convinto che il veicolo endotermico sia il male assoluto. Le nuove motorizzazioni sono piuttosto efficienti. Sul tema ritengo che anche qualora nel 2030 si interrompesse la produzione ci vorranno oltre 30 anni prima di archiviare davvero le auto con questa tipologia di motore. L’elettrico ha costi piuttosto sostenuti, inoltre l’autonomia e i sistemi di ricarica sono due argomenti da valutare e che ancora un volta ricadono sulle spalle del consumatore. Vi è in corso un vero processo speculativo ed un forte incremento dei prezzi che difficilmente andrà di pari passo con le tasche degli italiani. Il nostro algoritmo tiene in considerazione questi impatti e contiamo di poter migliorare i servizi di TIVALE.IT favorendo l’acquisto dell’auto più vicina alle reali esigenze del cliente.



Qual è l'obiettivo più importante a cui state lavorando e che volete raggiungere nei prossimi 2/3 anni?


TIVALE.IT è l’unico portale che non vende auto ma che guida l’automobilista a fare la migliore scelta per lui. Il nostro obiettivo è riuscire ad offrire alle persone concreti strumenti che li aiutino a districarsi in un settore molto complesso avendo certezza della scelta che si sta facendo ed evitando sorprese. Vogliamo che TIVALE.IT sia un punto di riferimento per le persone che guidano un auto potendo fidarsi dell’indipendenza che desideriamo mantenere per offrire un servizio unico agli utenti del portale. Infatti, per la prima volta nella storia, gli utenti possono attivare su tutti i veicoli della famiglia il servizio Best Selling Time che suggerisce il miglior momento di sostituzione del veicolo senza che tu debba far nulla. Se invece guardo l’aspetto più legato alla vendita di tivale, la Certificazione di Garanzia del Valore abbiamo come obiettivo nel triennio di raggiungere le 300.000 certificazioni e di espanderci verso il settore moto, e-bike ma anche verso settori diversi dell’automotive in quanto crediamo fortemente che le persone comprerebbero con maggior tranquillità se il prodotto o servizio fosse tutelato da una garanzia sul valore… tra tutti mi vengono in mente il settore degli orologi o quello dei viaggi dove possiamo applicare la nostra tecnologia ed i nostri servizi anche attraverso forme auto-liquidanti.

Se invece vuoi sapere il mio sogno sarebbe quello di riuscire a coinvolgere tutte le case automobilistiche per creare il primo fondo comune dedicato alla Certificazione del Valore futuro a tutela dei dealer e dei consumatori.



Davide, sappiamo che hai un profondo background, nel campo automotive. Come vedi il futuro dell’automotive in Italia? La vendita completamente online, sarà una scelta o un obbligo per tutti i dealer?


La vendita on line è una nuova opportunità. Ha regole molto diverse e non vedo ancora un know out consolidato tuttavia si cominciano a vedere le prime best practices.

Lo sforzo però è importante soprattutto per i concessionari che devono intraprendere strategie loro sconosciute. Ritengo dovranno appoggiarsi a società specializzate del settore investendo molto denaro.

Per i dealer sarà una scelta obbligata per rimanere competitivi ed attrarre nuovi clienti che altrimenti saranno attirati dalle proposte delle grandi società di noleggio o dei big del settore.



Infine, cosa ne pensi del mercato automotive oggi? Su quali aspetti del business si dovrebbe concentrare un operatore di settore?


Fare bene, farlo con costanza, valorizzare il cliente interno e quello esterno e soprattutto uscire dalla massa ritornando ad offrire soluzioni uniche e valorizzando la propria offerta distintiva sul mercato.

Noi ci Siamo e vogliamo sostenere un approccio unico e distintivo



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